Conosciamo tutti il massaggio e tutti (ad eccezione di coloro che non amano particolarmente essere toccati) riconoscono i benefici che può avere il tocco o il contatto sul proprio corpo.
Andando un pò più in profondità, cercando la parola massaggio sul vocabolario, si trova la seguente definizione:
trattamento igienico o terapeutico consistente nel praticare sul corpo delle frizioni e delle pressioni con le mani o anche con speciali apparecchi. (Treccani)
Evito di soffermarmi sull'aspetto delle frizioni e delle pressioni perchè si andrebbe in un ambito troppo tecnico e diversificato. Mi interessano, invece, le parole igienico e terapeutico.
Per quanto riguarda l'igiene, in che modo il massaggio avrebbe a che fare con l'igiene? E, dicendo che il massaggio è un procedimento igienico, significa che, ricevendo un massaggio, si diventa più puliti?
Pare proprio di sì laddove tutti gli studi scientifici condotti sugli effetti del massaggio concordano sul fatto che la stimolazione dei tessuti:
- libera la cute dai detriti e dalle cellule di sfaldamento (cataboliti e metaboliti),
- sollecita i condotti delle ghiandole sebacee e sudoripare regolandone la secrezione,
- migliora la circolazione periferica, accelerando gli scambi metabolici a livello tessutale, favorendo il reflusso venoso, linfatico e ripristinando un buon equilibrio mio-psichico.
Come diceva Arnold Ehret (scienziato naturopata degli inizi del '900):
i massaggi, insieme a tutti i tipi di trattamenti fisici che prevedono vibrazioni locali e costituzionali come la ginnastica ritmica, gli esercizi di respirazione e l'Osteopatia, rimuovono ed eliminano dall'organismo ostruzioni di materia estranea.
La definizione del termine igiene recita:
il complesso delle norme che si riferiscono alla pulizia personale o degli ambienti. In partic., ramo della medicina che mira alla salvaguardia e al miglioramento dello stato di salute, mediante lo studio e il suggerimento delle misure di protezione sanitaria dei singoli individui. (Treccani)
Visto che, per definizione, il massaggio ha effetti igienici sull'organismo e considerato che l'igiene è un ramo della medicina, possiamo facilmente dedurre che il massaggio è, a tutti gli effetti, una PRATICA MEDICA (anche se, oggi, in Italia - a differenza del passato - non rientra nei trattamenti di tipo medico; sarebbe interessante indagarne il motivo ma non è lo scopo di questo articolo).
Con ciò non intendo dire che il massaggiatore sia da considerarsi alla stregua di un medico e non è mia intenzione paragonare i massaggiatori ai fisioterapisti o agli osteopati ma credo che la pratica del massaggio potrebbe benissimo essere affiancata ed inserita nei trattamenti e nelle prescrizioni mediche (in Oriente è la prassi essendo il massaggio parte integrante della filosofia e della pratica medica).
Passiamo al termine terapia (che nei corsi di massaggio è ritenuto un vero e proprio tabù):
in medicina, studio e attuazione concreta dei mezzi e dei metodi per combattere le malattie (Treccani)
A questo punto ci viene in aiuto la storia. Molti sono i testi che ci sono pervenuti in cui sono descritti esercizi fisici e vari tipi di massaggio, il cui scopo era il raggiungimento di un perfetto equilibrio psico-fisico come il Kong Fou, testo cinese del 2698 a.C. Oppure come nel testo sacro Ayur-Veda, in cui si raccomanda il massaggio a scopo igienico. Anche la letteratura medica di Egiziani, Persiani e Giapponesi contiene spesso riferimenti ai benefici effetti del massaggio. Sulle poche conoscenze dell'epoca, i primi medici erano tuttavia in grado di utilizzare il massaggio in modo efficace per la cura dell'affaticamento, della nevrastenía, delle malattie e dei traumi.
Ippocrate, padre della medicina moderna, descrisse l'anatripsis (letteralmente “frizione verso l'alto”), come pratica più efficace rispetto allo stesso movimento effettuato verso il basso sugli arti, dimostrando di aver intuito il meccanismo della circolazione linfatica e sanguigna. Ippocrate confermò le virtù del massaggio dedicando alla pratica masso-terapica importanti osservazioni, confermate solo molti secoli dopo la sua morte. Egli scriveva “il rimedio è applicabile ai mali acuti come alle varie forme di debolezza, poiché queste cure hanno potere rinnovante e tonificante". In Europa, per tutta la durata dell'Impero Romano, questa pratica è stata un elemento importante per la cura della salute, tanto da porre il massista sullo stesso piano del medico; e se ne parla molto nei documenti di tale periodo.
Mentre in Oriente la tradizione del massaggio fu portata avanti, nei paesi occidentali il culto di questa pratica si interruppe durante il Medioevo, quando l'oscurantismo portò a disprezzare e rinnegare i bisogni del corpo e i piaceri della carne, concentrandosi esclusivamente sulla sfera spirituale (creando così una frattura nell'individuo); bisogna attendere il Rinascimento per assistere al ritorno del massaggio in ambito terapeutico. Nel XX secolo, i grandi progressi compiuti dalla medicina convenzionale posero, inizialmente, in secondo piano le terapie tradizionali, che erano state praticate per secoli, così che la maggior parte della popolazione occidentale conosceva a stento il valore terapeutico del contatto umano. Ciò, a mio avviso, risponde solo in parte al motivo per cui il massaggio non rientra nella pratica medica.
Attualmente, il massaggio sta vivendo un momento di vigorosa rinascita, grazie ad un forte bisogno di ritorno ai valori “naturali”, soprattutto come reazione alle condizioni di intenso stress e di abuso di farmaci imposti dall'attuale società. Oggi, la moderna ricerca scientifica ha definitivamente riconosciuto il massaggio come terapia efficace, definendone i meccanismi d'azione, le indicazioni e le controindicazioni cliniche:
vari studi hanno infatti accertato che diverse emozioni vengono per così dire “trattenute” nei muscoli (teoria sperimentata e confermata dalla BIOENERGETICA di Alexander Lowen) provocando contrazione e tensione. Il massaggio, favorisce lo scioglimento e il rilascio dei blocchi muscolari che rendono il corpo rigido e disarmonico e libera i muscoli dalla dolorosa sensazione di stanchezza.
Il massaggio svolge anche un’azione benefica sull’apparato scheletrico, migliorando la funzionalità della zona trattata. Più in generale, il massaggio risulta consigliabile in caso di cattiva circolazione, reumatismi, artrosi, emicrania, cellulite, stanchezza, depressione, ansia e stress. (da POSTURAeBENESSERE ACADEMY - Il Massaggio: cenni storici e benefici).
Lorenzo Biroli
- Specialista del Massaggio
- Operatore in Discipline bio-naturali
- Counselor Umanistico
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