L’altro giorno ho ricevuto un delizioso massaggio (sì, anch’io me li faccio fare sistematicamente) con l’intenzione di soffermarmi, oltre che sulle sensazioni piacevoli prodotte dal contatto, sulla differenza di percezione dei tessuti prima e dopo le manovre.
Di solito un massaggio parte dalle gambe così ho pensato di notare la differenza tra la gamba manipolata e quella ancora non trattata. Ebbene la differenza è qualitativamente grande: la gamba massaggiata è decisamente più lunga, più libera e più “aperta” di quella non trattata che risulta, invece, compatta, corta e contratta.
Come accade sempre quando ho la possibilità di fare un paragone, faccio le seguenti osservazioni:
- ritenevo “normale” quella che era, fino a prima di ricevere il massaggio, una condizione di contrattura e tensione (l’organismo ha straordinarie capacità di adattamento ma se non interveniamo mai, prima o poi l’equilibrio si rompe)
- occorre osservarsi sistematicamente facendo un check up delle condizioni dei muscoli del corpo e, all’occorrenza, intervenire con la respirazione, l’automassaggio (dove si può), l’immaginazione creativa, lo stretching (quando è possibile), un bagno caldo, una passeggiata, un massaggio eseguito da un esperto o qualunque cosa che si ritenga efficace per scaricare tensioni e fatica e per RITORNARE NEL CORPO CHE E’ SEMPRE QUI ED E’ SEMPRE ADESSO.
Tu cosa fai per rilassarti?
LORENZO BIROLI
- Massaggiatore del Benessere
- Operatore in Discipline Bio-naturali
- Counselor Umanistico
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