Dopo aver parlato della storia del Massaggio (raccontata bene dal Dr. Giovanni Chetta), vi parlo delle sue origini che, sembra, risalgano nel cuore delle tradizioni indiane. Il vocabolario Zingarelli riporta, alla voce "massaggio":
dal fr. MASSAGE, da MASSER stropicciare, che tiene al lat. MASSÀRE = gr. MÀSSEIN per MÀGSEIN tastare, da un rad. MAG-, che ha il senso di comprimere con le mani. Specie di maneggiamento praticato dagli indiani dopo il bagno consistente in fregagioni, scricchiolamenti ed altri esercizi che fa un servo sopra il corpo della persona bagnata, durante tre quarti d'ora, usando acqua calda, un guanto di crine, pietra pomice ed altro. Oggi tali stropicciamenti fatti con metodo scientifico sono entrati nella terapia per curare varie malattie di carattere atonico.
Il primo aspetto che salta all'occhio è l'origine del trattamento (consistente in "fregagioni e scricchiolamenti") che viene fatta risalire agli indiani. Nella cultura europea, le origini del massaggio vengono fatte risalire alla cultura greco-romana ma è stato accertato che diversi tipi di manipolazione hanno 4000 anni e che il massaggio era già diffuso in oriente circa 6000 anni fa. Il ricorso al massaggio, per eliminare la fatica, alleviare il dolore, rilassare e consentire una più facile applicazione d’oli e unguenti sulla pelle, si perde nella notte dei tempi. Si può affermare che corrisponde alla prima tecnica di terapia che l’uomo ha utilizzato per il trattamento delle malattie. A partire dalle epoche più antiche il massaggio rappresentò istintivamente il più immediato metodo di terapia in quanto, tramite la manipolazione manuale, si svolge un’azione analgesica sulle parti dolenti dell’organismo. Queste esperienze furono comuni a tutti gli uomini primordiali e in tutte le grandi civiltà appaiono indizi che ne indicano l’importanza. I primi riferimenti si trovano in manoscritti cinesi che risalgono al 2700 a.C. In questo periodo vissero i primi terapisti di cui ci è giunta notizia ed al terzo millennio a.C. risalgono le prime tecniche di cui si possiede una documentazione.
Tornando alla definizione sopra citata, è interessante il riferimento alla cura delle malattie "atoniche" laddove, in medicina, l'atonia è definita come "perdita del tono da parte di muscoli o di organi costituiti prevalentemente da tessuto muscolare, con alterazione della funzione". Ora, sull'effetto benefico (su tono e movimento) e, per così dire, meccanico, che le manipolazioni hanno sui muscoli striati scheletrici non servono molte spiegazioni. Interessante risulta l'azione che le manovre tipiche del massaggio hanno sulla struttura muscolare liscia ovvero la muscolatura relativa agli organi interni la cui contrazione, salvo pochissime eccezioni, avviene in maniera indipendente dalla volontà: sotto il controllo di ormoni, di stimoli esterni o in seguito ad impulsi provenienti dal sistema nervoso autonomo (come nel caso delle nostre manipolazioni).
Il nostro corpo, se correttamente stimolato, è in grado di auto produrre farmaci (endofarmaci o endorfine) più potenti e specifici di quelli prodotti dalle industrie farmaceutiche e totalmente privi di effetti collaterali. Le endorfine sono sostanze prodotte dal sistema nervoso, che svolgono un’azione calmante e innalzano la soglia di percezione del dolore. L'aspetto più affascinante ed interessante delle endorfine risiede nella loro capacità di regolare l'umore.
Per stimolare la produzione di endorfine è particolarmente importante massaggiare la colonna vertebrale.
Il sistema nervoso è collegato a tutti i punti della pelle attraverso i nervi che si dipartono dal midollo spinale, racchiuso nella colonna vertebrale.
Massaggiando la schiena, le endorfine possono raggiungere tutte le zone del corpo e grazie alle proprie qualità, hanno la capacità di regalarci piacere, gratificazione e felicità aiutandoci a sopportare meglio lo stress.
Il Sistema Nervoso Ortosimpatico è composto da catene di gangli che corrono parallele alla colonna vertebrale dorsale e lombare, svolgendo un’azione di stimolazione indipendente dalla nostra volontà; il Sistema Nervoso Parasimpatico svolge un’azione depressiva e rallentante, non controllata dalla nostra volontà. Insieme formano il Sistema Nervoso Autonomo e concorrono a regolare le funzioni vitali involontarie (circolazione, respirazione, digestione ecc.) svolgendo tra loro un’azione antagonista, solo a volte sinergica (come nel caso di produzione della saliva). L’equilibrio del Sistema Nervoso Autonomo è essenziale per il mantenimento dell’omeostasi dell’organismo a fronte di stimoli ambientali sfavorevoli.
Il massaggio, eliminando la tensione muscolare, sposta la lancetta del Sistema Nervoso Autonomo dall’ortosimpatico (tipico dello stress) al parasimpatico (tipico del rilassamento e della rigenerazione neurale e cellulare), favorisce una respirazione più profonda e permette di recuperare la consapevolezza del proprio corpo; è il mezzo più efficace per riottenere e preservare il corretto equilibrio psico-fisico.
L'acqua calda usata in origine, viene oggi sostituita dall'olio caldo: entrambi hanno il benefico scopo di ammorbidire i muscoli e i tessuti. Il guanto di crine e la pietra pomice hanno la funzione di esfoliare la pelle purificandola dalle tossine e dalle impurità e conferendole un aspetto liscio e luminoso. Grattare leggermente la pelle prima di un massaggio rende quest'ultimo ancora più efficace poiché la cute, pulita e aperta, è maggiormente ricettiva all'olio e alle essenze usate nel trattamento.
Fonti:
- Wikipedia
- Sito "Scuola Europea del Massaggio"
- Vocabolario Zingarelli
- My Personal Trainer
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