Il "DOMS" (Delayed Onset Muscolar Soreness) ovvero "indolenzimento muscolare ad insorgenza ritardata", chiamato anche "muscle fever" (febbre muscolare), descritto per la prima volta nel 1902 da Theodore Hough, compare tipicamente dopo circa 8-24 ore dalla fine di un'intensa attività fisica, di norma, dopo un lungo periodo di inattività o dopo essersi cimentati in una disciplina sportiva inusuale.
Tale dolenzia aumenta fino ad avere un picco dopo 24-36 ore per poi cessare nel giro dei 3-5 giorni seguenti. Il DOMS pertanto si differenzia nettamente dall'indolenzimento acuto e immediato dovuto a lesioni muscolari (miofasciali) macroscopiche localizzate, quali stiramenti e strappi. Si è soliti attribuire tali dolori alla presenza di acido lattico ma in realtà quest'ultimo viene del tutto smaltito pochi minuti dopo il termine dello sforzo anche se prodotto in grandi quantità. La causa reale di questa sintomatologia dolorosa è invece da riferirsi al danno utrastrutturale dei miofilamenti (in particolare a livello dei dischi Z) e del tessuto connettivo della fascia muscolare.
Queste microlesioni attivano un processo infiammatorio che impiega diverse ore per svilupparsi pienamente: ciò spiegherebbe il ritardo nella comparsa dei sintomi.
Un trattamento in grado di aumentare il flusso sanguigno verso la muscolatura interessata (massaggio, attività fisica moderata, bagno caldo, sauna ecc.) contribuisce a una più rapida risoluzione del DOMS.
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