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Il Massaggio Maori: il trattamento che infonde coraggio

Aggiornamento: 3 gen 2020

Il Massaggio Maori, ideato da Duilio La Tegola (fondatore della Scuola Nazionale di Massaggio Professionale DIABASI), è un potente mix tra un trattamento rilassante, decontratturante e drenante caratterizzato da una pressione molto profonda e indolore.

Il trattamento nasce dallo studio delle tradizioni e della simbologia delle possenti e coraggiose tribù Maori della Polinesia. Nella realizzazione degli strumenti per il tatuaggio (in polinesiano: Moko - vero e proprio rito di passaggio dall'infanzia all'età adulta nonché ornamento atto a rendere la persona attraente per il sesso opposto -) e in particolari armi da guerra che il Maori crea artisticamente, si trovano i segreti del Massaggio Maori. Tali strumenti compongono alcuni rituali praticati dai sacerdoti per aumentare il coraggio e la forza del guerriero. Il Massaggio Maori è, infatti, un massaggio rituale per il coraggio, un massaggio intenso e profondo che prepara il corpo ad affrontare la vita e gli sforzi fisici risultando un vero e proprio trattamento per combattere la paura.

Nella cultura Maori il tatuaggio assume un'importanza tale da essere considerato terapeutico: il dolore prodotto dai disegni sul corpo, rafforza la persona che può, così, guarire. Il dolore è parte integrante del tatuaggio che diventa una forma di protezione fisico-magico-religiosa, laddove attraverso il dolore la persona rafforza il proprio coraggio e con i disegni comunica simboli di potenza indossando permanentemente un potente amuleto.

Proprio per questi motivi il massaggio Maori viene praticato seguendo esattamente i percorsi del tradizionale Moko (tatuaggio) rendendo la persona ricevente più tonica fisicamente, nell’umore e nella bellezza.

I tatuaggi immaginari che vengono tracciati sulle varie parti del corpo della persona ricevente, indicano i percorsi che l’operatore deve seguire con i vari strumenti utilizzati nel massaggio. Tali linee consentono l’eventuale individuazione di contratture e di trigger point miofasciali potenzialmente attivi. Essi sono il risultato dello stress meccanico ripetuto, come ad esempio il sovraccarico muscolare, il movimento ripetitivo o un improvviso ed eccessivo allungamento. Lo specifico trattamento di questi punti ed il relativo lavoro, attraverso l’azione ischemica e profonda praticata con gli stessi strumenti del massaggio Maori, permettono all’operatore di effettuare un adeguato lavoro di rilasciamento dei tessuti molli.

Gli strumenti del Massaggio Maori (costituiti dal tipico legno di faggio) scolpiscono e modellano il corpo della persona rendendolo potente e vigoroso. La peculiarità di questi strumenti risulta eccezionale, poiché permettono di praticare un massaggio muscolarmente profondo, senza far sentire alla persona eccessivo dolore, cosa impossibile da realizzare con le mani. Attraverso le mani o il gomito, l’operatore non ha possibilità di praticare un trattamento profondo alla pari della tecnica del massaggio Maori se non portando la persona ricevente al limite della tortura fisica. Il Massaggio Maori è forse, oggi, l’unico strumento non tecnologico o elettronico (Macchine da fisioterapia) a raggiungere parti del corpo con tale profondità da rendersi efficace per risolvere numerose problematiche che affliggono l’uomo moderno.




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