Il massaggio addominale è una tecnica che è stata utilizzata da più culture sin dai tempi antichi. Si ritiene che la palpazione della pancia promuova la salute e il benessere in molti modi, tra cui sollievo dal dolore, sollievo dallo stress e miglioramento generale del funzionamento del tratto digestivo.
Il dottor Stephen Chang è un medico specializzato nelle arti della medicina occidentale e orientale e ha ideato un metodo semplice e veloce per applicare il massaggio addominale in modo che chiunque possa farlo, in meno di cinque minuti al giorno.
Come eseguire il massaggio addominale
Sdraiati sulla schiena su un letto rigido o su un tappetino appoggiato sul pavimento.
rimuovi gli indumenti dalla pancia, in modo da averne un contatto diretto con le proprie mani.
Strofina energicamente le mani l'una contro l'altra finché non diventano calde (una decina di secondi circa).
Posiziona le dita nell’ombelico ed esegui un movimento rotatorio a partire da esso (in senso orario e antiorario in caso di evacuazione normale, in senso orario in caso di costipazione e in senso antiorario in caso di diarrea) fino ad arrivare alle aree più esterne della pancia. Il movimento deve essere deciso, ma non deve creare fastidio o dolore.
Disegna lentamente circa 40 o 50 cerchi intorno all'area addominale, per un totale di due minuti in tutto.
Quante volte eseguire il massaggio
Il dottor Chang consiglia di eseguire regolarmente il massaggio addominale di due minuti due volte al giorno, dopo il risveglio e subito prima di andare a dormire.
In questo modo, la maggior parte delle persone vede risultati evidenti entro 1 settimana di pratica costante.
I benefici del massaggio addominale
Il massaggio addominale produce molti benefici per la salute e non tutti sono limitati alla zona della pancia. Questo processo può curare disturbi momentanei come costipazione e gonfiore e, se eseguito regolarmente, può essere un fattore che contribuisce al benessere permanente:
- perdita di peso
- sollievo dalla stitichezza
- miglioramento generale del benessere gastrointestinale
- miglioramento dei sintomi mestruali
- benefici psicologici
- aumento del tono muscolare addominale
- miglioramento della respirazione
- liberazione dalle tossine
- miglioramento del tono dell'umore
Chi dovrebbe evitare il massaggio addominale
Va notato che il massaggio addominale è fortemente controindicato per alcune persone. Le persone che dovrebbero evitare il massaggio addominale includono quanto segue:
Donne incinte
Persone con calcoli biliari
Persone con calcoli renali
Persone con depositi di calcio nella vescica
Donne con infiammazioni di qualsiasi tipo negli organi riproduttivi
Persone con ernie di qualsiasi tipo
Persone con ulcere gastriche o duodenali
Persone con qualsiasi tipo di emorragia interna
Persone che hanno subìto interventi allo stomaco o agli intestini
Consigli utili e approfondimenti
Indipendentemente dal momento del giorno in cui si effettua il massaggio o dalla posizione assunta per praticarlo, è opportuno assicurarsi di bere 2 o 3 tazze di acqua (meglio se calda) dopo il massaggio addominale. Ciò aiuta il corpo ad espellere le tossine che il trattamento ha smosso.
Durante il passaggio delle dita sul tratto addominale, risulta utilissimo sentire eventuali nodi e punti dolenti (=feci indurite) sui quali ci si può concentrare aumentando, gradualmente, la pressione delle dita (disegnandovi delle piccole spirali). In tal modo le tossine iniziano a staccarsi dalle pareti dell'intestino e vengono spinte nella sede del retto. Gli organi riprendono, così, a funzionare in modo efficace (la stitichezza è la prima causa del blocco del flusso energetico che porta dolori alla schiena, emicrania, dolori allo stomaco e cancro al colon).
E' risaputo ormai che tra intestino e cervello esiste un collegamento strettissimo: nell’intestino si trova una rete nervosa molto complessa, composta da oltre cento milioni di neuroni che gestiscono le attività intestinali e che si collegano al cervello tramite il sistema nervoso vegetativo.
Il “cervello di sotto” non è solo legato alle reazioni al cibo ingerito ma può sentire, metabolizzare emozioni, smistare informazioni, reagire alle sollecitazioni dell’ambiente circostante, soffrire, gioire ed è capace di governare in piena autonomia le delicate funzioni della complessa macchina digestiva, oltre ad inviare messaggi al “cervello di sopra”, come insegna la Neurogastroenterologia.
Chissà quante volte ci è capitato di provare ansia per un compito in classe o un importante appuntamento di lavoro, oppure stress e apprensione per qualcuno che ci è caro, rabbia per qualcosa che è andato storto, facendoci “correre al bagno” oppure bloccando la nostra regolarità intestinale.
Questo processo si chiama somatizzazione: le forti emozioni “si scaricano” sugli organi che sono al di fuori del nostro controllo cosciente. Uno di questi è il delicatissimo intestino che, vittima delle sollecitazioni, dei pensieri, delle preoccupazioni o delle arrabbiature di tutti i giorni, si “iper-sensibilizza” e la sua muscolatura si contrae più intensamente del dovuto: di qui spasmi e scariche diarroiche, seguiti da periodi di stipsi e costipazione. Alcune persone lamentano anche difficoltà digestiva, pancia gonfia, meteorismo: è la sindrome del colon irritabile dove l’intestino non è colpito da danni materiali e fisici, ma semplicemente non funziona a dovere e purtroppo a risentirne sono l’organismo in generale e la psiche. Diversamente dai neuroni contenuti nella scatola cranica, quelli viscero-addominali possono essere, come abbiamo visto, “massaggiati”.
- TAO YOGA E AUTOMASSAGGIO di Mantak Chia
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