Nel ciclo circadiano di giorno e notte, l'organo fegato si attiva dall'1.00 alle 3.00 di notte, orario in cui il giorno sta per finire per lasciare spazio a quello nuovo. Prima di addentrarci in ciò che succede in questo magico e meraviglioso momento, voglio parlare, a grandi linee, delle incredibili e, a mio avviso, sconosciute, funzioni dell'organo più voluminoso del corpo umano che è il fegato.
Esso riveste un ruolo fondamentale nel metabolismo e nella regolazione energetica. Provvede all'immagazzinamento del glicogeno da cui estrae lo zucchero, sintetizza le proteine del plasma, rimuove le sostanze tossiche dal sangue e produce la bile per il metabolismo dei lipidi. In poche parole, con la sua attività cerca di rendere il più alto servizio possibile al metabolismo di base (e non a quello "da battaglia" relativo, cioè, alle attività quotidiane): il fegato, infatti, si occupa della gluconeogenesi (ossia la sintesi del glucosio qualora si verifichi una sua carenza in relazione alla sua immediata necessità), della glicogenolisi (formazione del glucosio partendo dal glicogeno - anche all'interno dei muscoli -) e della glicogenosintesi (sintesi del glicogeno dal glucosio in modo che possa essere immagazzinato). Tutte strategie per creare energia al servizio della necessità! (questo potrebbe essere il motivo fisiologico per cui noi, figli della modernità viziata e opulenta, disponiamo di meno energia e meno motivazione rispetto ai nostri genitori e nonni che dal niente hanno tratto grandissime risorse).
Tra le importanti funzioni di sintesi, il fegato sovrintende anche al metabolismo dei farmaci che sarebbe quello che conduce, spesso, alle intossicazioni.
Grazie al fegato (e ciò lo annovera tra gli organi chiave nell'ottica dell'evoluzione della specie) il corpo è in grado, in presenza di determinate condizioni, di produrre le sostanze essenziali per la propria auto-sussistenza. Il fegato è, infatti, responsabile dell'immagazzinamento delle vitamine A,D,E,K (vitamine liposolubili) come anche del rame, del ferro e della vitamina B12. Grazie a questa importantissima funzione, il fegato favorisce la conducibilità elettrica del corpo grazie alla quale il cervello impartisce le informazioni a tutte le parti dell'organismo (i nervi sono dei filamenti contenenti sali minerali che, grazie alla presenza di rame e ferro, permettono agli impulsi elettrici di viaggiare da e per il fegato; il tutto stabilizzato dalla presenza intorno ad essi della guaina mielinica che è un rivestimento costituito da pigmenti di grasso mantenuti efficienti dalla vitamina B12 che contrasta la loro ossidazione). E' esattamente ciò che accade nel sistema dell'energia elettrica in cui i fili della corrente (fili di ferro e rame avvolti da una guaina isolante gommosa) garantiscono luce ed energia a tutti i dispositivi elettronici che ormai utilizziamo a livello globale.
In definitiva, il fegato si occupa prima di tutto di assicurarci la presenza di tutto ciò che ci nutre, poi si occupa di regolare la pulizia del sistema; il tutto per garantire la massima funzionalità possibile del sistema di comunicazione interno (cervello-corpo). Attività che ha il proprio picco proprio tra l'1.00 e le 3.00 di notte.
Oltre a queste sorprendenti funzioni fisiologiche, il fegato svolge un ruolo chiave nella biologia dell'essere umano derivante dall'evoluzione della specie e dal processo della formazione fisica dell'Universo. Vi siete mai chiesti che fine fa tutta l'esperienza (informazioni, vissuti, emozioni, pensieri, immagini, eventi ecc...) nel momento in cui andiamo a dormire?
Ebbene, il fegato svolge una funzione di rielaborazione degli eventi esperiti durante il giorno trasformandoli in energia creativa pura (le IDEE platoniche per intenderci!) pronta per essere ritrasformata in nuova materia che è ciò che succede all'interno di un buco nero (all'interno del quale le normali leggi della fisica lasciano spazio a quelle del regno quantistico dove tutto è un brulicare di informazioni, di onde di pura possibilità che fluttuano nel campo quantico senza spazio e senza tempo) in cui la materia viene trasformata direttamente in energia.
In un buco nero riprendiamo la forma dalla quale siamo provenuti, ossia quella di pure idee informative potenzialmente creabili ma non ancora formate materialmente. Per essere utilizzata dal corpo umano, la materia deve essere ridotta ai suoi minimi termini affinché diventi energia che serve al cervello per poter focalizzare ed osservare idee creative nuove ampliando i circuiti neurali e le prospettive necessari a farci spostare sempre più avanti nell'evoluzione creativa (quello che, per le religioni, viene chiamato "progetto di Dio"). Lo scopo dell'Evoluzione è ed è sempre stato, infatti, quello di conferire ad un'idea una forma sperimentabile nel mondo sensibile per poter verificare come essa sarebbe stata uscendo dal mondo della pura forma (solo) ideale. Poi dovremmo riportare questa idea esperita nel mondo materiale alla fonte (nel buco nero) per poter ricominciare a creare formalmente idee nuove con l'ampliamento di coscienza. Purtroppo ci siamo persi nel gioco della sperimentazione delle stesse cose che "si ripetono uguali" o che "devono essere fatte" saturando i nostri recettori che captano le molecole prodotte dal corpo umano allo scopo di farci percepire quello che stiamo sperimentando (in poche parole: sprofondando nell'inconsapevolezza).
In quest'ottica, il fegato risulta essere quella struttura evolutivamente nata dalla necessità di garantire ogni notte un nuovo giorno a partire dalla distruzione, dal sonno eterno dell'esperienza appena vissuta e che ora stiamo per lasciare nell'oblio del sonno. Solo così, dal vissuto esperienziale del giorno, possiamo prendere ciò che ci serve (ossia il vissuto emozionale in termini di ormoni) per distruggerlo affinchè da esso possiamo ricominciare la creazione di una nuova esperienza a partire dall'arricchimento derivante da quella appena lasciata.
A questo, a livello evolutivo, serve il fegato...a permettere la necessità della vita incarnata, del processo in cui l'idea si fa materia e la materia torna ad essere idea in un ciclo che si auto-rinnova all'infinito con lo scopo di accrescere la propria auto-consapevolezza.
Fonti:
- Wikipedia
- La terapia unificata del Tutto, MAURIZIO FORZA) - Dudit Edizioni
- Il disegno unificato di Tutto, MAURIZIO FORZA) - Dudit Edizioni
- Bohm - La Fisica dell'Infinito, M.TEODORANI - Macroedizioni
Comments